Sinossi:
La diffusione telematica di fotografie condivise su social network (photosharing) e riproduttive di immagini intime di minori costituisce violazione del diritto alla privacy, fonte di responsabilità civile per danno anche non patrimoniale.
Caso:
Tizia, sedicenne, dopo qualche mese di relazione sentimentale con il coetaneo Caio, gli invia sul dispositivo smartphone delle foto intime che la ritraggono svestita. Il ragazzo fa sfoggio delle foto, condividendole prima con gli amici e successivamente postandole su alcuni social networks, con la conseguenza che possono essere visualizzate da chiunque. Tizione, padre della ragazza, venuto casualmente a conoscenza delle immagini si reca da Caione, padre del ragazzo, il quale afferma di essere già a conoscenza dell’accaduto e difende il figlio ritenendo il suo comportamento, complice la facile possibilità di condivisione dei materiali informatici, una semplice bravata dei giorni d’oggi.